Introvigne cerca di ridurre i suoi critici al silenzio

 In questi mesi di aggressione a Kelebek ogni sasso è stato rivoltato, ma tutto ciò che il CESNUR è riuscito a trovare è stata una presunta violazione di copyright per aver pubblicato un comunicato stampa presente sulla pagina "comunicati stampa" del sito del CESNUR, o che una volta abbiamo estratto materiale da un sito "profetico" come Watch Unto Prayer. 

Introvigne si vanta di come in Italia il suo avvocato sia riuscito a far sopprimere Kelebek, attraverso ciò che lui eufemisticamente definisce una "transazione" con lo spaventato provider. Ci assicura che le sole minacce sono state sufficienti e che non ha dovuto sborsare una lira per farci tacere. Quando abbiamo pubblicato la notizia della sua censura su una mailing list islamica, il sito islamico Ummah Net, nonostante non ci conoscesse affatto, si è immediatamente offerto di ospitarci come generalmente fa con ogni contenuto controverso o messo al bando, in modo particolare quando coinvolge musulmani. Introvigne, ben lungi dall'averci ignorato, ha sistematicamente controllato qualsiasi cosa presente su Ummah Net, che lui stesso definisce "megasito", e alla fine ha trovato i Protocolli dei Savi di Sion. Ha attentamente evitato di citare lo stravagante sito filoisraeliano dell'Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana, anch'esso ospitato da Ummah Net. 

Introvigne cerca di dimostrare che Kelebek è anti-cattolico: un articolo viene accuratamente citato fuori contesto: l'articolo di fatto è una risposta a due testi anti-islamici pubblicati da critici delle "sette" italiani. Questo è un tipico esempio di deliberato inganno, ma solo chi ha seguito ogni passo della nostra polemica lo capirebbe. 

Kelebek, "questa frangia" di "anti-settarismo", come ci viene spiegato, ha tutte le caratteristiche principali del "terrorismo da informazione", comprese "distorsioni", "teorie del complotto", liste nere di individui e occasionali "violazioni di copyright". Considerato che Introvigne non ha portato alcuna prova tranne l'ultima, dobbiamo dedurre che la "violazione di copyright" è "terrorismo" tale e quale a gettare una bomba in un mercato affollato. Non sono specialista di brevetti, ma credo che si debbano fare alcune considerazioni etiche. 

Il copyright impedisce che il lavoro di un autore venga distorto o citato fuori contesto; inoltre protegge il diritto a un legittimo ritorno finanziario per lo stile o la ricerca. Tuttavia Kelebek è stato accusato di aver prelevato dal sito web del CESNUR un "comunicato stampa". Naturalmente, se la definizione che Introvigne dà di "terrorista" è qualcuno che pubblica comunicati stampa, ci si chiede quale sia la sua definizione di comunicato stampa.  Per l'idea che io ho dell'italiano, un comunicato stampa è qualcosa che porta la dicitura "per favore, prendetemi e pubblicatemi" impressa sopra. 

Kelebek ha anche citato scritti di Introvigne pubblicati in riviste datate; scritti che non erano privati, non erano citati fuori contesto o alterati, non avevano pretese letterarie ed erano già stati remunerati finanziariamente. Questo materiale necessita di essere di pubblico dominio, dato che rende molto più chiara la natura del CESNUR, e il CESNUR beneficia di fondi pubblici, mentre i dirigenti del CESNUR vengono invitati a parlare in pubblico e sui media. 

Perseguire Kelebek su queste basi è semplice molestia legale, e non protezione di diritti legittimi. 

Dopo aver parlato per dieci pagine (nella mia versione stampata) di "terrorismo anti-sette", Introvigne ci racconta che anche alcuni "nuovi movimenti religiosi" "reagiscono" al terrorismo, sebbene non ci vengano offerti piccanti dettagli su questi attacchi. 

e-mail