zingari, rom, kosovo, profughi


 
Rita



Una bambina Rom a Belgrado - foto di Theo Fründt

 
   
A illustrare questa pagina, ho messo la foto di una bambina anonima. Non credo che esista una foto di Rita: o meglio, nelle questure ce ne saranno molte, ma dubito che qualcuno abbia mai fotografato Rita solo per il piacere di un ricordo condiviso. 

Rita è da sempre libera. È poliomielitica ma più di Rezijana, ha entrambe le gambe distrutte.  

Ventidue anni, abbandonata dai genitori sin da quando era bambina, bellissima e sporca, Rita si era lasciata ospitare da Reska. Tutta la rabbia accumulata in una vita intera divenne affetto per questa donna a lei tanto simile. Rita aveva rovesciato la borsa spargendo sul letto una quantità di oggetti d'oro, e aveva detto a Reska di prendere tutto quello che voleva.  

Poi le confessò che lei, che non sapeva stare in piedi, viveva sfilando i portafogli ai passeggeri sugli autobus. Rita sognava di non essere più sola, di avere una compagna di avventure; e raccontava a Rezijana di come la vita in carcere non fosse poi tanto brutta. Promise di trovarle un maestro che le insegnasse a rubare. Reska la guardava in silenzio e disse di no. Rita la pensa ancora e da anni è alla ricerca di quella che avrebbe voluto come sua compagna. 
 



 


 


e-mail


Home | Il curatore del sito | Oriente, occidente, scontro di civiltà | Le "sette" e i think tank della destra in Italia | La cacciata dei Rom o "zingari" dal Kosovo | Il Prodotto Oriana Fallaci | Antologia sui neoconservatori | Testi di Costanzo Preve | Motore di ricerca | Kelebek il blog