Il Vaticano benedice l'Impero
prima parte
 

di Miguel Martinez




Questo è il primo di una serie di articoli sulla svolta filoamericana del Vaticano. In cui si sondano le basi sociali e teologiche, la manovre dietro le quinte, i precedenti… se il discorso si fa complesso e lungo, portate pazienza..

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Da dove viene il sottile potere della Chiesa cattolica? Perché viene tanto ricercato dagli uomini politici? E perché un metodista statunitense e attuale signore del pianeta, come George Bush II, fa di tutto per ottenerne l'approvazione?

Per capire, partiamo dall'Italia, perché ci viviamo e perché è la sede del Vaticano.

Se c'è una cosa aliena dalla mentalità dell'italiano medio, è il cristianesimo. O davvero la grande maggioranza degli abitanti di questo paese crede davvero che Gesù Cristo sia "unigenito Figlio di Dio… generato, non creato, della sostanza del Padre"? Tutti conoscono la cantilena, ma provate a chiedere a qualcuno che cosa vuol dire…

E il Dio uno e trino, che dovrebbe distinguere i cristiani da ebrei e musulmani molto più del consumo o meno della carne di porco?

Alcuni artisti italiani si sono cimentati con il tema della Trinità, per dovere di committenza.

Ma a coglierne davvero la grandezza sono stati due artisti di paesi molto lontani.

Il primo fu il russo Andrei Rublev, ed è giusto perché fu un uomo di quell'Oriente in cui il cristianesimo è cresciuto ed è stato più profondamente sentito.


trinita di andrej rublev

la trinità di Andrej Rublev

Il secondo fu un invece un artista molto particolare, dell'estremo Occidente. Il 16 luglio del 1945, nel deserto del New Mexico, fu fatta esplodere la prima bomba atomica della storia. Gli Stati Uniti danno spesso e volentieri nomi religiosi agli strumenti di potenza e distruzione. A quella prima bomba atomica, il fisico nucleare Robert Oppenheimer volle dare il nome di Trinity.


alamogordo test nucleare

la trinità di Robert Oppenheimer

Eppure il Vaticano possiede una dote particolare, che non ha molto a che vedere con le trinità, siano esse d'Oriente o d'Occidente.

È il potere della benedizione.

Lo hanno capito perfettamente i consiglieri di Bush II, quando lo hanno mandato a fare visita al Papa a giugno del 2004. L'imperatore diede la "Medaglia della libertà" a Karol Wojytla, un'onorificenza, conferita per servizi alla "sicurezza nazionale degli Stati Uniti o alla pace mondiale". Come raccontiamo altrove, oltre che a Giovanni Paolo II, la medaglia è stata conferita a personaggi come Donald Rumsfeld e Walt Disney.

Qualche giorno dopo la visita di Bush, Dino Boffo, braccio destro di Ruini, scrisse sull'Avvenire, di cui è direttore:

"C'è parso di cogliere qualcosa non solo di emozionante ma di storicamente forte. Memorabile. Se non fosse una categoria mondana si potrebbe dire che l'incontro, per la Santa Sede - ossia per il Papa, non c'è al riguardo possibilità di distinzione - si è rivelato un nettissimo successo. Un capolavoro senza l'aria di esserlo… discorso chiarissimo e cortese insieme… tutte le corde del suo magistero".
In vaticanese, significa che sta succedendo qualcosa di molto importante.

Infatti, Vittorio Emanuele Parsi, un individuo che incontreremo di nuovo tra poco, aggiunge:

"speriamo tutti possa aprirsi una riflessione coraggiosa e senza pregiudizi sulle modalità in cui, anche all'interno di un mondo unipolare, possa essere praticato il metodo del multilateralismo".
Orwell ci insegna come decifrare quello che dice questa gente. Ad esempio Magdi Allam sostiene la necessità di "esportare la democrazia" in Medio Oriente, ma quando la democrazia effettivamente c'è, almeno in qualche misura, trova la cosa intollerabile. Commentando infatti l'attentato di Taba (ottobre 2004), Magdi Allam scrive:
"Considerando l'insieme dell'ondata terroristica che si è abbattuta prima e dopo l'11 settembre 2001, emerge che i Paesi mussulmani più colpiti dal terrorismo sono quelli che tollerano una presenza significativa degli integralisti islamici, i cui regimi si barcamenano tra la repressione delle frange più estremiste e il contenimento della società civile laica e liberale"
("L'ipoteca integralista sull'Egitto" di Magdi Allam, dal Corriere della Sera del 9 ottobre 2004).
Insomma, i regimi che "tollerano" un minimo di opposizione diventano automaticamente fautori del "terrorismo".

Quando invece un Parsi dice "coraggiosa e senza pregiudizi", intende dire che bisogna avere il coraggio di vincere i pochi scrupoli morali, o pregiudizi che ci restano. Per il resto, la sua è una descrizione perfetta di un impero, dove il comando è unico, ma domina su molti poteri subordinati.

In parole pratiche, Parsi sta dicendo che il Vaticano ha capito che è ora che anche noi moriamo per gli interessi americani.


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