Nazione italiana, Europa e Mediterraneo

il presente come storia. Coscienza storica, memoria storica, liberazione

I parte
 



Per agevolare la lettura, questo articolo di Costanzo Preve, apparso per la prima volta sulla rivista Indipendenza è stato diviso in tredici parti.

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1. Le cinque questioni storiografiche decisive del Novecento (nazionalsocialismo tedesco, comunismo storico novecentesco, colonialismo imperialistico, sionismo, globalizzazione ipercapitalistica attuale).

Sono molte decine le questioni storiografiche importanti per comprendere la natura storica del secolo che si avvia al suo tramonto. Fra queste decine ne abbiamo scelto solo cinque, che hanno l'inquietante caratteristica di essere ancora aperte, come delle ferite che sanguinano ancora. E come ferite che sanguinano ancora, esse possono produrre pericolose infezioni, ed è dunque giusto prestare loro attenzione. Naturalmente, non mi passa neppure per la testa di poter dare la soluzione giusta a queste cinque questioni storiografiche. Una simile pretesa sarebbe così presuntuosa ed irrealistica da risultare poco credibile anche per un lettore pregiudizialmente benevolo. Ed infatti non si tratta di dare la soluzione giusta, per il semplice fatto che non esiste la soluzione giusta definitiva per le questioni storiografiche, ed ogni generazione si riserva il sovrano diritto di ritornare sul giudizio storico dato dalle generazioni precedenti. Si tratta di tenere aperto lo spazio per una discussione, o meglio di impedire che questo spazio venga chiuso ed amministrato dai manipolatori del presente, che per poter progettare un'efficace manipolazione del futuro devono assicurarsi prima la manipolazione del passato.
È vero che oggi la questione della memoria storica tende a perdere di importanza. Nella concezione americana del mondo la storia universale non ha molta importanza, il reale è confuso con il virtuale, il passato diventa uno spettacolo come tanti altri, da sottoporre alla legge delle audience televisive e cinematografiche (e si pensi a neofotoromanzi come il recente Titanic). Il pensiero unico americano è una sorta di futurismo realizzato, ed è interessante che nella sua estetica cinematografica dominante la narratività decade a favore degli effetti speciali. Nello stesso tempo la cultura europea non sembra in grado di reagire a questo futurismo realizzato se non opponendogli un passatismo romanzato (e si pensi ai romanzi di ambientazione nell'antico Egitto di Jacq, in cui un inverosimile Omero si intrattiene con gli antichi egizi "fumando la sua pipetta"). Fra i due poli del futurismo realizzato e del passatismo romanzato muore la stessa possibilità della trasmissione della memoria storica fra generazioni. Ed allora cominciamo a discutere pacatamente fra noi di cinque problemi che ci riguardano.



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