"È l'imperialismo che è un attentato contro la storia"
 

Los patriotas haitianos
andan con luces y colores en las manos
y andan florecidos
como la tierra regada por lloviznas y por cantos
aunque andan florecidos
como andan los hombres cuando andan luchando
han luchado solos, compañera
hasta que nuestra conciencia dispare
en la lucha por liberar a Haití vhasta que el mundo se alce en una sola voz
luminosa, solidaria
Y entre todos hagamos posible la mañana
que acabe para siempre
con la noche del jabalí

Alí Primera, La Noche del Jabalí






Nota introduttiva

A partire dall'autunno del 2003, una piccola struttura internazionale, il Campo Antimperialista, è stata oggetto di una delle più violente campagne di diffamazione della storia italiana per aver sostenuto la resistenza irachena, come raccontiamo su un altro articolo su questo stesso sito.

Dopo la strage di Madrid, Magdi Allam, noto agli ammiratori con l'affettuoso nomignolo del "Pinocchio d'Egitto" per lo stile creativo dei suoi articoli, vicedirettore del Corriere della Sera, scrisse ben quattro articoli in cui riusciva a inserire il nome del Campo accanto a quello di al-Qa'ida e dell'ETA, in modo da far credere che esistesse qualche legame.

Il Corriere della Sera si è rifiutato di pubblicare le smentite del Campo Antimperialista e del suo portavoce, Moreno Pasquinelli.

Il 31 marzo, Moreno Pasquinelli e alcuni suoi compagni occuparono la redazione del Corriere, riuscendo così a ottenere finalmente un'intervista onesta, che pubblichiamo qui.

La mattina dopo, Moreno Pasquinelli fu arrestato, come raccontiamo altrove.





Scena di vita quotidiana afghana



L'INTERVISTA / Il portavoce della rete antiamericana il giorno prima del fermo aveva detto: non siamo fiancheggiatori di Al Qaeda

Pasquinelli: disposti a finire in cella per la resistenza irachena

ROMA - "Siamo disposti anche a farci arrestare, ma non come fiancheggiatori di Al Qaeda".

Ore venti di mercoledì sera. Moreno Pasquinelli, 48 anni, di Foligno, portavoce del Campo antimperialista, arriva al Corriere, a Roma, assieme a 7 compagni, per protestare contro la "criminalizzazione" del suo movimento. E per esporre le posizioni della sua controversa organizzazione. Poche ore dopo sarà arrestato assieme alla moglie e ad un gruppo di turchi accusati di essere dei terroristi.

Chi siete, Pasquinelli?

"Siamo dei coraggiosi difensori delle lotte di tutti i popoli oppressi. Quello che non possiamo accettare è di essere stuprati e fatti passare non per quello che siamo, ma per quello che chi ci criminalizza vuole. Chiunque sostenga la resistenza irachena è per forza colluso con Al Qaeda, questa è l'equazione. Ma noi con Al Qaeda non c'entriamo, Al Qaeda l'hanno inventata gli americani".
Quanti sono i campi antimperialisti in Europa?
"C'è un unico campo antimperialista, e siamo noi. Composto di varie sezioni nazionali in tutta Europa. Siamo migliaia di persone".
I legami con la resistenza irachena voi li avete sempre vantati. Ora vi si accusa di far parte di una "alleanza del terrore". Qual è il limite tra solidarietà politica e la complicità?
"Noi rivendichiamo con orgoglio i nostri legami con la resistenza irachena. Che è legittima e che riteniamo abbia il diritto di vincere e di cacciare gli occupanti. Smentiamo invece categoricamente ogni nostro legame con Al Qaeda e con ogni forma di terrorismo e di stragismo come quello spagnolo. Quanto al sostegno alla resistenza, questa è talmente capillare in Iraq che non tutti gli atti compiuti contro gli occupanti sono compiuti dalla resistenza stessa. Molti sono atti che neanche la resistenza condivide".
Ma credete davvero di convincere qualcuno? Nella percezione della gente tutto si mescola, attentati in Iraq e bombe in Europa...
"Smentisco che la causa della resistenza irachena sia impopolare: la maggioranza dei cittadini europei ha chiaramente espresso il suo dissenso nei confronti della guerra. E il successo strepitoso della manifestazione del 20 marzo è un sintomo evidente che la simpatia per la lotta del popolo iracheno sta crescendo. La resistenza irachena, come quella palestinese, compie gesti che possono non essere condivisi nel momento cui è lo stesso Bush ad affermare che qui siamo in presenza di una guerra "asimmetrica". Questi popoli, affamati e male armati, debbono combattere contro l'esercito più potente che la storia umana abbia mai conosciuto. Allora diano gli Awacs e i missili Cruise alla resistenza, e loro farebbero ben volentieri a meno dei kamikaze e dei martiri. In questa guerra i deboli debbono combattere con i metodi che hanno a disposizione".
Quindi anche con gli attentati.
"Tutte le guerriglie, da quella vietnamita a quella cubana, hanno compiuto quelli che vengono chiamati attentati. Del resto l'imperialismo americano fa le guerre. Come quella, ingiusta e illegittima, contro l'Iraq. Questa e l'occupazione israeliana sono attentati alla decima potenza. E' l'imperialismo che è un attentato contro la storia".
Tutti gli analisti concordano nel dire che gli attentati in Europa derivano direttamente dalla situazione in Iraq. Anche questa esportazione del terrore per voi è moralmente giustificabile?
"La resistenza irachena ha smentito categoricamente ogni responsabilità per la strage di Madrid. La resistenza chiede a noi ad aiutarli soprattutto per quanto riguarda un'informazione sulle loro sacrosante ragioni. Non c'è contrapposizione tra chi lotta per la pace e chi sostiene la resistenza. Fin quando ci sarà questo gruppo di fanatici fondamentalisti al potere a Washington, l'unico modo per ottenere la pace è la lotta. Qui lottiamo con le forme che ci sono consentite, cioè democraticamente, là possono ottenere la pace solo vincendo militarmente gli occupanti".

Giuliano Gallo



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