Grottesco attacco contro Franco Cardini
 

Di Giulietto Chiesa e Alessandro Cisilin   

Da Megachip democrazia nella comunicazione

24 novembre 2004   



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Il traduttore più famoso del mondo

L'associazione di Franco Cardini denuncia National Review


Grottesco attacco contro Franco Cardini, membro del comitato scientifico di MC Mercoledì, 24 novembre 2004

Cronache

I "teocons" rivelano: Bin Laden e Hitler uniti nella lotta. Ad Assisi

Il professor Franco Cardini non ha bisogno di difese. A ricordare quanto lo straordinario mix di competenza storica e passione civile renda l'insieme dei suoi scritti uno squarcio di rara lucidità nel modesto panorama intellettuale odierno, si rischia il banale. Al contrario, i signori Lorenzo Vidino e Andrea Morigi di pubblicità ne hanno un bisogno enorme, perché non li conosce nessuno. Ci permettiamo di farla noi, se non altro per farci quattro risate su ciò che riesce a produrre l'incontro fra la sottocultura americana "neocons" e la sua imitazione italiana, di più recente definizione, "teocons".

Il 21 aprile scorso riescono a pubblicare sulla "National Review", potente megafono delle ragioni salvifiche (liberali e cristiane) della guerra infinita di Bush, un articolo che ha tutti i crismi dello scoop, con dovizia di particolari, seppur falsi, e acrobatici sillogismi. Si intitola "Happy (Anti-Imperialist) Campers", allegri campeggiatori anti-imperialisti. Lo riassumiamo, citandone i passaggi-chiave, e lasciando a chi legge il commento, l'ilarità e l'eventuale riflessione sulla genesi e le conseguenze personali e collettive della pseudo-informazione filogovernativa in Italia e negli Stati Uniti.

Lo scoop è che gli europei, e gli italiani in particolare, sarebbero colpevoli, non solo di opporsi alla guerra in Iraq, ma addirittura di riunire "irriducibili fascisti e comunisti in un'insolita coalizione orientata a sostenere moralmente e finanziariamente le organizzazioni terroristiche", fra le quali "l'IPA, un piccolo gruppo di dissidenti iracheni, soprattutto comunisti, distribuiti in tutta Europa". Il teatro della criminosa operazione scovata dagli autori è la "conferenza di tre giorni tenutasi nella città italiana di Assisi (il cui santo patrono è stato di recente elevato dal vicepresidente del Consiglio a sponsor ante-litteram della guerra preventiva, ndr), dove militanti di varie organizzazioni estremiste e terroriste si sono lasciati andare in retorica anti-americana e anti-capitalista".

Fra i partecipanti c'erano appunto "note organizzazioni fanatiche dell'estrema destra che sostengono apertamente tesi revisioniste sull'Olocausto (...) Il loro leader è il professore universitario Franco Cardini". Il medievalista è solo il primo della lista nera, che comprende altri pericolosi personaggi, come "il Padre Benjamin, un sacerdote francese che per anni ha protestato contro l'embargo verso l'Iraq e, proprio alla vigilia della guerra, ha organizzato la visita al Vaticano dell'ex Ministro degli Esteri Tariq Aziz". Gli esempi continuano e l'arcano si svela. A beneficio della terribile IPA, studenti e altri discutibili personaggi avrebbero mobilitato qualche colletta.

Addirittura, "alcuni si sono recati assieme a membri dell'IPA a Bagdad alla vigilia della guerra come scudi umani". La natura terroristica dell'IPA, comunisti a parte, viene ulteriormente chiarita alla fine della sedicente inchiesta: il suo leader Kalemji "si augura che la resistenza irachena venga riconosciuta al pari della guerra di liberazione vietnamita" e, peggio ancora, "è attento a distinguere le operazioni del suo gruppo e il terrorismo, affermando che le azioni dell'IPA sono resistenza legittima e che il gruppo non attacca civili".

Infine, la rivelazione più ardita: "Fonti anonime e vicine al Pentagono rivelano che l'intelligence militare americana sta tenendo d'occhio le attività dell'IPA in Iraq". In conclusione, gli autori lamentano che, a dispetto di cotanta documentazione, le autorità giudiziarie e poliziesche europee si ostinino a lasciare a piede libero l'IPA e i suoi conoscenti.

Per approfondimenti sull'attività terroristica di estrema destra del professor Franco Cardini, è sufficiente entrare in qualsiasi libreria italiana, dove si annida minacciosamente la sua lunga lista di romanzi storici, ricerche documentarie e saggi eversivi, come "L'avventura di un povero crociato", "La nascita degli ordini religiosi", "Noi e l'Islam. Un incontro possibile?"

Per sapere qualcosa degli autori dello scoop, bisogna invece ricorrere alla divertente e fattuale ricostruzione biografica compiuta da un altro terrorista presunto (dagli autori), il traduttore Miguel Martinez.

Naturalmente, si dovrebbe chiedere ai due detective chi ha fornito loro le "informazioni" di cui dispongono, se non fosse che loro stessi ci comunicano di averle ricevute da "fonti anonime e vicine al Pentagono".



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