La deriva neoconservatrice della destra cattolica
 

di Luigi Copertino
pubblicato qui marzo 2005



Si consiglia anche la lettura degli articoli Le saponette dell'Impero, Maschera e volto di Leo Strauss e Teocon o tradizionalisti




Nota introduttiva di Miguel Martinez:

L'articolo che pubblico su questo sito è di Luigi Copertino, ed è uscito per la prima volta sul numero di novembre-dicembre 2004 della rivista Alfa e Omega (Direzione via San Francesco 45, 15100 Alessandria, telefono 0131-266497). Si tratta di una rivista cattolica conservatrice, di cui non condivido né l'impostazione di fondo, ovviamente, né molte singole analisi.

Non so nulla di Luigi Copertino, ma pubblico volentieri il suo articolo perché ribadisce alcune cose molto semplici e molto vere, che però quasi nessuno ha il coraggio di dire.

Cioè che cristianesimo e "Occidente" sono due cose diverse; che l'isteria islamofoba porta moltissimi cattolici a identificarsi in un Impero che viola ogni valore cristiano; che i neoconservatori non sono in realtà "conservatori", sono l'espressione ultima della violenza distruttrice - la creative destruction - del capitalismo. Copertino infatti, a differenza di alcuni altri autori cattolici, non si perde nel complottismo, e sa anche riconoscere la funzione cruciale delle forze sociali ed economiche.

Questo è il punto fondamentale dell'articolo, attorno a cui ruotano altri discorsi che invece non mi convincono (i commenti sull'impero spagnolo o su Karl Marx, ad esempio).

Quello che scrive Luigi Copertino dimostra come la domanda cruciale dei nostri tempi sia sempre quella: per la prima volta nella storia, sta nascendo un unico impero mondiale, con un dominio senza precedenti non solo di tipo militare, ma anche sulle coscienze delle persone. E quindi - per usare una metafora cristiana - ci chiediamo, l'Impero americano è il Regno di Dio o il Regno dell'Anticristo?

È una domanda di enorme importanza. Una domanda che spacca tutti i fronti, e alla fine divide soprattutto le persone coerenti dagli opportunisti di ogni sorta e risma.

Immagino che Luigi Copertino e io la pensiamo diversamente sulla presenza o meno di crocifissi nelle scuole, o - per parlare di cose più serie - di questioni come il referendum sulla fecondazione assistita.

Allo stesso tempo, mi sembra che la pensiamo allo stesso modo per quanto riguarda la presenza di novanta bombe atomiche sul nostro suolo.

Il buon senso ci dice che in questi casi, bisogna pensare quale sia la questione più importante.

L'articolo di Luigi Copertino offre, infine, una risposta implicita all'ormai famoso Manifesto dei Cristianisti.

L'articolo si può leggere utilmente assieme a quello di Dany-Robert Dufour, "L'uomo modificato dal neoliberismo. Dalla riduzione delle teste all'alterazione dei corpi", un autore di tutt'altra provenienza ma che sostanzialmente dice cose analoghe.



All'articolo di Luigi Copertino


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