"Una scomoda eccezione"
 



di Miguel Martinez




Questo testo fa riferimento a un articolo in cui si racconta e si commenta l'arresto di Alessia Monteverdi, Moreno Pasquinelli e Maria Grazia Ardizzone




Nel grande spettacolo mediatico della Guerra del Bene contro il Male, l'avversario non è mai solo un avversario: è un essere demoniaco.

Moreno Pasquinelli, Alessia Monteverdi e Maria Grazia Ardizzone, arrestati il 1 aprile in Umbria con l'accusa di aver aiutato due esuli turchi, sono stati descritti da gran parte dei media come terroristi e come l'anello di congiunzione che terrebbe insieme il mitico Complotto Islamonazicomunista contro tutte le cose buone dell'Occidente, da Sanremo a Wall Street.

Massimo Introvigne è un avvocato torinese esperto di brevetti, dirigente del movimento di estrema destra "Alleanza Cattolica". Egli preferisce però presentarsi come "professore" e "sociologo" (in base a un corso di tre giorni tenuto da lui cinque o sei anni fa in un'istituzione privata cattolica). In pratica, opera come tuttologo, ed è ospite fisso delle trasmissioni di Antonio Socci. Ecco la maniera equilibrata e serena in cui parla degli arrestati:

"Comunisti, nazisti, fondamentalisti islamici, terroristi: tutti insieme appassionatamente, sotto il segno della “dottrina Carlos” [Ndr - il riferimento è al noto militante comunista convertito all'Islam] e di un progetto di distruzione dell’America e dell’Occidente. Un progetto che – come dimostrano il ritrovamento di una bomba sui binari della Madrid-Siviglia in Spagna e i nuovi sospetti di terrorismo a carico di ambienti fondamentalisti marocchini annunciati dal ministro Pisanu – continua ad articolarsi attraverso molteplici piste che hanno in Italia un crocevia tra i più pericolosi."
("L'Internazionale del terrore", Il Giornale, 3 aprile 2004).

Per questo è interessante notare la reazione, immediata e coraggiosa, di diverse persone che hanno conosciuti personalmente gli arrestati. Non solo persone che hanno idee simili alle loro; non solo il Social Forum Mondiale che ha espresso loro la sua solidarietà.

Quello che colpisce è che hanno espresso la loro solidarietà, in termini inequivocabili, persone lontanissime per idee dagli arrestati, semplicemente perché li hanno conosciuti personalmente. Magari litigandoci, però sempre con rispetto.

Tra queste, l'Arcivescovo di Perugia, Giuseppe Chiaretti; il regista Michelangelo Antonioni e sua moglie Enrica; il sindaco di Trevi, Giuliano Nalli; il sindaco di Campello sul Clitunno, Domizio Natali; il consigliere regionale dell'Italia dei Valori; e persino il responsabile di Forza Italia di Foligno, Stefano Zuccarini e il coordinatore di Alleanza Nazionale di Trevi, Pierdomenico Andreani.

michelangelo antonioni


Michelangelo Antonioni

Il regista Antonioni ha conosciuto Moreno Pasquinelli alcuni anni, quando quest'ultimo lavorava come cuoco in un ristorante vicino alla villa del regista. Antonioni è stato anche un po' un maestro per Alessia, la compagna di Moreno, che sta iniziando a dedicarsi al lavoro di regista.

Il regista e sua moglie hanno voluto mandare alla stampa questo comunicato:

"Abbiamo letto della vicenda di Moreno Pasquinelli sui giornali e siamo rimasti assolutamente sorpresi avendolo conosciuto personalmente.

Crediamo di poter dire che Moreno non sia affatto il bieco complice dei terroristi dipinto dalla stampa, ma per quello che é stato il nostro rapporto ci é sempre apparso come una persona di di grande umanità, attenta alle problematiche del mondo, ispirato da una etica di solidarietà verso gli umili, i bisognosi di aiuto e le persone perseguitate.

Per questo vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Moreno poiché i suoi ideali, che sono quelli di molti, non sono una colpa.

Fiduciosi che la giustizia operi efficace e rapida ci uniamo all'appello per la libertà immediata di Moreno".

Enrica e Michelangelo Antonioni

Stefano Zuccarini, coordinatore di Forza Italia a Foligno, scrive invece:
From: stefano
To: Mauro Pasquinelli
Sent: Monday, April 19, 2004 9:57 PM
Subject: Moreno Terrorista

Caro Mauro, apprendo dai giornali la notizia dell'arresto Tuo fratello.

Sinceramente mi resta davvero difficile pensare che Moreno sia un terrorista di Al Quaeda, non fosse altro perchè in un regime islamico un comunista come Lui non avrebbe lunga vita.

Non è necessario che mi dilunghi su quanto distante sia il mio credo da quello di Moreno e dal Tuo: sin dai tempi del liceo ci siamo sempre trovati su barricate opposte.

Ciò, però, non mi ha mai impedito in passato e non mi impedisce oggi, di riconoscere ed ammirare la coerenza, la fedeltà e la dedizione con le quali Vi siete sempre battuti per le vostre idee.

In un mondo dove la convenienza, l'interesse, l'opportunismo, regnano sovrani, Moreno rappresenta una rara, quanto scomoda eccezione.

Sono convinto che le indagini della magistratura, nella quale continuo a riporre tutta la mia fiducia, dimostreranno che Tuo fratello non è un fiancheggiatore degli uccisori di inermi e che lo vedrò ben presto riprendere il suo posto nella barricata......di fronte alla mia ovviamente.

Avv. Stefano Zuccarini

 


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