Le buffe avventure
di Aldo Torchiaro (IV)
 



Miguel Martínez   

Per agevolare la lettura, il testo è stato diviso in undici parti.
Alla prossima parte
All'introduzione




Dopo la beffa, arriva il Complotto (I)

Questi anni hanno visto lo smantellamento della democrazia, trasformata in eurocrazie e natocrazie, guerre incessanti e la fine dello stato di diritto, per non parlare dello sfascio dello stato sociale, in tutti i suoi aspetti, dalla scuola pubblica alle pensioni.

Eppure la gente rimane incredibilmente sotto controllo. Perché teme e quindi odia.

Teme e odia, perché ogni giorno, sfruttando ogni possibile debolezza psicologica e luogo comune, c'è chi induce in noi una spaventosa fantasia che narra di mostri assetati di sangue alle frontiere. Loro, come gli alieni dei film di Carpenter, ci vogliono morti, punto e basta. E si avvicina sempre di più il giorno in cui ogni altra spiegazione diventerà reato, "apologia di terrorismo".

Ma gli alieni, poiché appartengono a una cultura inferiore, devono avere una guida, anzi una "cupola".

complotto


Ed è lì che da quattro anni a questa parte, i neocon e i loro seguaci ci instillano nella mente il delirio supremo, il Grande Complotto Islamonazicomunista, la nuova versione del Complotto Giudeoplutocomunista, che ripropone gli stessi, potenti elementi. L'esotico popolo-nemico, il nemico di destra che attira quelli di sinistra, e il nemico di sinistra che attira quelli di destra.

Il Complotto Islamonazicomunista è costituito da una pioggia incessante, quotidiana di falsificazioni.

Adesso voglio analizzare come si è costruita una piccola goccia di questa pioggia: il meccanismo non è molto diverso per tutte le altre (abbiamo visto, ad esempio, le fantasie di Claudia Passa su Saddam Hussein che, dal supercarcere in cui si trova, finanzierebbe le manifestazioni dei Disobbedienti italiani contro i Centri di Permanenza Temporanea).

Scusatemi se per fare questo lavoro di analisi, sfrutto di nuovo il più insignificante e introvabile di tutti i quotidiani italiani, L'Opinione.

Ma, come vi dicevo, stiamo parlando di una gocciolina. E poi, in fondo, questo blog ha una specie di rapporto simbiotico con il quotidiano di Arturo Diaconale.

Titola l'Opinione del 13 settembre, a pagina 5:

"Minacce di morte a Palazzi e agli islamici moderati".
E sotto:
Il nostro giornale al centro di un’offensiva di minacce da parte dell’estremismo islamico e delle quinte colonne italiane: i no global italiani di destra e di sinistra

Inquietante concomitanza con le campagne stampa per far mettere fuori legge il campo anti imperialista e i predicatori d’odio dei Fratelli Musulmani

Al centro, in alto, la foto cattivissima di Moreno Pasquinelli, fino all'anno scorso portavoce del Campo Antimperialista. Sotto, in grande, la foto del presunto minacciato, un certo Massimo Palazzi, anzi "Shaykh Abdul Hadi" Palazzi (a essere precisi, Dott Prof Shaykh Mawlana Abdul Hadi Massimo Palazzi Abu Omar al-Shafi'i), segretario di una "associazione musulmana moderata". Palazzi, intervistato da un certo Dimitri Buffa, racconta di come avrebbe fatto circolare un appello di solidarietà con Aldo Torchiaro contro la beffa che avevamo escogitato con la sua involontaria complicità.

Subito dopo, Palazzi sarebbe stato minacciato di morte sul "sito dei no global", Indymedia.

Questa minaccia sarebbe un tassello del Grande Complotto Islamonazicomunista:

"in Italia è attivo un gruppo che si definisce Campo Antimperialista e che vuole fare dell’antisemitismo e dell’antiamericanismo il collante ideologico di un’alleanza strategica fra neonazisti, esponenti dell’ala più estrema del movimento no global e wahhabiti legati all’area dei “fratelli musulmani”."
Palazzi tira in ballo, a vario titolo, l'UCOII e Dacia Valent, ma anche il sottoscritto e il suo blog. E' significativo, dice infatti Palazzi, che questo blog
da un lato faccia propaganda a favore del Campo Antimperialista, e dall’altro inviti a versare contributi finanziari a favore dell’organizzazione della Valent.
conclusione:
sarebbe opportuno che tanto l’Ucooi quanto il Campo Antimperialista venissero sciolti per legge.
Massimo Palazzi conclude con queste drammatiche parole, che ricordano da vicino quelle di Aldo Torchiaro prima che noi tirassimo la lunga corda scoprendo che era tutta una beffa:
Proprio per questo, se dovesse accadermi qualcosa di spiacevole, ritengo che le autorità saprebbero bene in quale direzione indagare. Da parte mia sia chiaro – non mi faccio intimidire. Le minacce di morte (su Indymedia o in altra sede) semmai contribuiscono a convincermi a perseverare nel mio impegno civile contro l’integralismo e contro il terrorismo. E’ un dovere morale cui non intendo sottrarmi. Non saranno certo quelle minacce farmi tacere.
Come vedete, c'è proprio tutto: c'è il coraggioso musulmano "diverso" che viene minacciato di morte perché conferma dall'interno i nostri più tenebrosi sospetti sull'Islam, c'è la temibile "ala più estrema del movimento no global" e ci sono i "neonazisti".

E ovviamente, come in ogni buon Complotto che si rispetti, ci sono Dacia Valent, il Campo Antimperialista, il sottoscritto, l'UCOII e il Pollo d'Oro in persona, il nostro simpatico ma precipitoso amico, Aldo Torchiaro.

Adesso passeremo al microscopio questo complotto, perché ci insegna molto su tutti i complotti dei nostri tempi.

Mettetevi comodi.

C'è parecchio da dire, per cui l'articolo sarà in varie puntate. In compenso il divertimento è assicurato. 


venerd́, 09 settembre 2005

Creare dieci, cento, mille Torchiaro?

 

Come abbiamo raccontato ieri, il caso Torchiaro è nato come maniera scherzosa per lanciare l'IADL.

Ma il fatto che la beffa sia riuscita talmente bene mi ha fatto riflettere. Vale la pena di andare avanti su questa strada, scoperta per caso, ma bisogna anche differenziare.

L'Italia è piena di piccoli giornalisti, che cercano di farsi strada.

Trovarli non è difficile.

Basta mescolare su Google termini come "terrore paura antrace", "valori occidente", "fanatici", "polizia sospetta", "distruggere duomo natale", "clandestini forse bomba", "crocifisso pericolo", "nostra civiltà rischio", "venditore accendini saltare aria vaticano", "veleno droga islam", "extracomunitario". Vedrete quanti di questi animaletti schizzano fuori.

Manipolarli, come abbiamo visto, è facilissimo. Dovete pensare che abbiamo a che fare con gente molto semplice, che divide il mondo in due.

Da una parte ci sono i comunisti, gli zingari, il Campo Antimperialista (fondamentale), i marocchini, i nazisti, i pagani, i musulmani, i negri, i kamikaze e i pedofili.

Dall'altra ci sono i Valori dell'Occidente, i Nostri Ragazzi a Nassiriya, i Crocifissi, le discoteche, la Più Grande Scrittrice Italiana, la Libertà, la Superiore Civiltà, il Santo Padre, il prosciutto di Parma, il limoncello e Padre Pio.

Ora, suggerisco di creare una specie di generatore automatico di complotti con questi elementi.

Che so, c'è il marocchino che vuole uccidere il Papa per vendicare Hitler, e per farlo manda in giro dei lavavetri zingari militanti del Campo Antimperialista, che con la scusa di pulire la Papamobile ci infilano un aracnide velenoso consegnato loro dalle FARC colombiane.

tarantola

Lo so che è improbabile come storia, ma questi qui, più è improbabile la storia, più si esaltano, e lo abbiamo visto.

Tanto, i marocchini e gli zingari, prima che possano querelare qualcuno, li avranno già belli che espulsi, quindi questi giornalisti credono che il cielo sia l'unico tetto alla loro fantasia.

Ora, la mia idea è di spacciare a questi giornalisti complotti creati con il generatore automatico - esistono ottimi programmi anche in rete - e poi applicare la politica della corda lunga: cioè li lasciamo andare su su su, intervistando politici, riempiendo pagine di quotidiani con la loro fuffa.

Poi si tira la corda lunga della mongolfiera, come abbiamo fatto nel caso Torchiaro: con una semplice e-mail, siamo riusciti a far fare la figura del pollo al Ministro per le Comunicazioni e il presidente della Commissione Esteri della Camera, non so se mi spiego.

Uno dei motivi del successo dell'operazione Torchiaro è stato che abbiamo inserito un elemento assurdo: la supposta procura data dal Campo Antimperialista all'IADL. Una specie di fallacia logica.

In realtà, era stata un'improvvisazione, ma credo che sia importante in caso di future operazioni di questo tipo. Ci deve essere qualcosa che tradisca immediatamente il fatto che si tratta di una beffa, a una persona minimamente raziocinante. E' giusto verso le persone ragionevoli - qualcuna ancora esiste - e serve poi a rendere ancora più ridicolo il pollo di turno, a operazione conclusa.

Quello che però mi preoccupa è la difficoltà di dimostrare poi che la cosa è partita da noi, e che era veramente una beffa.

Voglio dire, l'Italia oggi è piena di gente capace di credere davvero che ci sia il marocchino che vuole avvelenare il Papa con una Theraphosa blondi nella Papamobile.

Come si fa, secondo voi, a inserire una specie di marchio di provenienza per queste storie, un salame di Jacovitti? Come si fa a rendere sicura la "corda lunga", in modo che non si spezzi, e finisca poi che Pisanu per una storia del genere cacci tutti i Rom dall'Italia, compresi quelli che ci vivono da venti generazioni?

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