TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ
Associazione cattolica o setta millenarista?




Conclusione



Tutti gli ex militanti TFP, tutti coloro che hanno potuto conoscere molto da vicino la TFP (genitori, ex alunni, sacerdoti e religiosi), sia direttamente - durante un soggiorno in Brasile, o per aver vissuto in case della TFP in Brasile, in Francia, in Spagna o negli Stati Uniti - che indirettamente - per la simpatia e per amicizia che li legava a responsabili TFP brasiliani o francesi - sono assolutamente coscienti del fatto di essere stati realmente attirati e sedotti dalla TFP. La prova è che tutti - anche se in grado diverso - hanno agito nell'interesse della TFP con una dedizione che confina con la più totale abnegazione, dedicando il proprio tempo, elargendo generosamente il proprio denaro e trasmettendo alla TFP tutti gli indirizzi degli amici e dei conoscenti.

Come può dunque la TFP attirare e sedurre?

1. Innanzitutto, per mezzo di una visione globale della Rivoluzione e della Contro-Rivoluzione che sembra correttamente definita nel libro del Dr. Plinio intitolato appunto Revoluçao E Contra-Revoluçao. In genere, questo libro attira per analisi del processo rivoluzionario e controrivoluzionario che contiene. Esso suscita nella persona un vivo desiderio di abnegazione per la causa controrivoluzionaria che la TFP incanala magistralmente in favore del culto esclusivo del Dr. Plinio. È da questo libro che oggi attingiamo il seguente passo, lo stesso che ci ha spinto a redigere questo dossier: "La Rivoluzione ha potuto procedere, come abbiamo visto, a patto di occultare il suo volto totale, il suo vero spirito, i suoi fini ultimi. Il mezzo più efficace per confutarla di fronte ai rivoluzionari consiste nel mostrarla intera, sia nel suo spirito e nelle grandi linee della sua azione, che in ciascuna delle sue manifestazioni o manovre apparentemente inoffensive e insignificanti. Strapparle, dunque, la maschera significa sferrarle il più duro dei colpi" [25].

2. Per mezzo di una certa attrazione esercitata nei giovani dallo spirito cavalleresco che trasuda dagli audiovisivi pubblicitari della TFP. Ahimè, la rettitudine, la cortesia, la lealtà, e la protezione dei più deboli, ossia le prerogative che costituiscono le regole della cavalleria, non trovano un'eco adeguato nella TFP e nella vita dei suoi militanti.

3. A causa di una straordinaria devozione diffusa nella TFP per la Madonna, che però sfocia molto velocemente nella devozione al Dr. Plinio e a sua madre.

4. Mediante un'iniziazione progressiva che permette a chi si avvicina alla TFP di sentirsi a poco a poco d'accordo con ciò che essa insegna per bocca dei suoi responsabili. Il principio di progressione consiste nello svelare lentamente la realtà della TFP solamente dopo tutta una lunga preparazione psicologica. Ciò spiega d'altronde come ultimamente la TFP - conformemente ad una direttiva impartita dallo stesso Dr. Plinio - non cerchi più di reclutare nell'ambiente cattolico "tradizionalista", generalmente composto da persone già formate, ma in quegli ambienti privi di una formazione cattolica, più facili quindi da manipolare.

Ed è proprio per questo motivo che la TFP è stata ed è tuttora costretta a nascondere a Mons. Antonio de Castro Mayer, a tutti gli ecclesiastici, ai sacerdoti, ai religiosi, ai leaders cattolici, e ai genitori che visitano le sedi della TFP la sua realtà più profonda. Su questo punto particolare, tutti gli ex militanti sono formalmente d'accordo e si sentono in dovere di dire la verità: "Prima di ogni visita di Mons. de Castro Mayer nelle sedi TFP, e soprattutto nella sede principale di San Paolo, veniva ordinato ai militanti di eliminare assolutamente ogni forma di venerazione al "Profeta". Quando egli era ospite per qualche giorno nella sede di San Paolo, il Dr. Plinio gli lasciava la parola durante le riunioni a cui era presente. In quell'occasione, un servizio d'ordine organizzava il pubblico in modo che la sala delle riunioni non fosse vuota. Poco amato, criticato, e persino disprezzato a causa della sua "eresia bianca", Mons. de Castro Mayer veniva abilmente sfruttato dalla TFP e dai suoi dirigenti".

Gli stessi responsabili TFP dicevano che Mons. de Castro Mayer non aveva compreso a fondo cos'è la TFP e tutta l'arte della TFP consisteva nell'utilizzare la garanzia morale di questo Vescovo. Questi fatti precisi e gravi che oggi rimproveriamo alla TFP ci hanno messo come si suol dire "la pulce nell'orecchio" ed hanno contribuito a risvegliare in noi una salutare inquietudine, quella provocata dalla meditazione dei seguenti passi di San Paolo: "È lui (Gesù Cristo) che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. Questo affinché non siano più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore" (Ef 4, 11-14). "Tu (Timoteo) però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso" (2 Tm 3, 14). "Verrà un giorno, infatti, in cui non si sopporterà la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si considereranno dei maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole" (2 Tm 4, 3-4). E da questo estratto dal Vangelo "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7, 15-16).




[25] Cfr. P. CORRÊA DE OLIVEIRA, Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, Cristianità, Piacenza 1977, pagg. 134-135.





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