Massimo Introvigne e la Massoneria




Padre Torquemada

Da Sodalitium n. 35, novembre 1993, pp. 13-18

 

Chi conosce, almeno di fama, Massimo Introvigne, si chiederà che rapporto ci può mai essere tra il famoso "settologo" e la "setta" per antonomasia, la Massoneria. Nessun altro, si dirà, che quello che intercorre tra lo studioso (nella fattispecie Introvigne) e l'oggetto del suo studio (la Massoneria). Forse che Sodalitium intende recensire un libro del Nostro sui liberi muratori?

Chi non conosce Massimo Introvigne, invece, si chiederà: "Chi era costui?". Incominciamo coll'apprendere agli ignoranti che, semmai, essi devono chiedersi: "Chi è costui?", giacché l'Introvigne è vivo e vegeto.

Prima di abbordare il nostro argomento, e dopo aver precisato che non c'è in libreria nessun nuovo libro di Introvigne sulla Massoneria, mi sembra opportuno presentare al lettore un sommario curriculum vitae del Nostro. Basterà seguire le note biografiche che ci sono fornite dalle sue numerose pubblicazioni, integrandole con qualche precisazione. 

Le copertine dei suoi libri, dunque, ci avvertono che il Nostro è nato a Roma il 14 giugno 1955; però è piemontese e vive a Torino.

Egli si presenta come uno degli "animatori di Alleanza Cattolica - uno dei movimenti cattolici più attenti al problema delle sette - fin dagli anni del liceo." E qui occorre precisare. La precoce esperienza in Alleanza Cattolica può far credere che il per Nostro essa sia stata il "primo amore". In realtà c'è chi lo ricorda quale membro del Fronte Monarchico Giovanile dell'Unione Monarchica Italiana (Gruppo Cavour) di Torino. La notizia è verosimile, poiché furono molti i giovani monarchici che passarono armi e bagagli ad Alleanza Cattolica negli anni '70 (con disperazione del buon Boschiero) grazie al non troppo leale lavoro di alcuni dirigenti del Fronte Monarchico, che in realtà, erano militanti di Alleanza Cattolica.

Di Alleanza Cattolica, fondata se non erro nel l968 dai piacentini Giovanni Cantoni ed Agostino Sanfratello, Introvigne seguì e segue tuttora le vicissitudini (è dirigente nazionale di questo movimento).

Un'altra nota biografica ci informa che il nostro "ha studiato filosofia all'Università Gregoriana di Roma e diritto a Torino. Alla Gregoriana, Introvigne studiò in quanto seminarista. Mentre quasi tutte le vocazioni sacerdotali nate in seno ad Alleanza Cattolica in quegli anni si dirigevano verso il seminario svizzero di Mons. Lefebvre (tra i quali lo Stesso sanfratello, il fratello di Cantoni, don Piero e gli attuali redattori di Sodalitium…) Introvigne rispose generosamente all'appello del Signore frequentando la Gregoriana e risiedendo presso l'Almo Collegio Capranica (detto il 'seminario dei Vescovi' perché tanto prestigioso da annoverare tra le fila dei suoi ex-allievi numerosi Vescovi e Cardinali, e persino Papa Pio XII). 

Erano però gli anni di piombo, gli anni '70, ed i seminari montiniani erano piuttosto sul... rosso (politicamente parlando). Normale che il nostro seminarista non vi si trovasse a suo agio e preferisse passare agli studi di diritto a Torino, non senza aver prima scritto un articolo sul Capranica (col noto pseudonimo de Lo Svizzero) sulla rivista di Tedeschi e Gianni Preda, 'Il borghese'.

Così almeno si diceva in Alleanza Cattolica, ove egli divenne "capocroce", ovvero responsabile di una "cellula " del movimento.

Le sue indubbie capacità intellettuali e dialettiche gli procurarono la stima non solo dei suoi superiori, ma anche di quelli del movimento tradizionalista di Mons. Lefebvre, per cui, ad esempio, divenne ascoltato conferenziere nel Seminario di Ecône, su invito dell'attuale Vescovo Mons. Williamson, consacrato da Mons. Levebvre. A onor del vero, la collaborazione di Introvigne con la Fraternità di San Pio X si interruppe nel 1981, prima, pertanto, della "scomunica" comminata al Vescovo francese, ma dopo la "sospensione a divinis". Per il futuro "settologo" la collaborazione con la Fraternità di Mons. Levebvre è stata certamente importante, perché gli ha dato la possibilità di studiare una sètta (così ora egli definisce questa società religiosa) dal di dentro.

Proseguiamo la nota (auto)biografica. Il lettore vi apprende che il nostro ha pubblicato alcuni scritti "in tema di filosofia morale." È una discreta allusione alla prima specializzazione dell'Introvigne: la cosiddetta "rivoluzione sessuale".

Bisogna sapere che Alleanza Cattolica è un movimento strettamente legato ad un altro, fondato in Brasile e denominato T.F.P. (ovvero Tradizione, Famiglia, Proprietà). Paradossalmente, non solo esso fu a lungo sostenuto dal vescovo di Campos, mons. De Castro Mayer (che fu "scomunicato" con mons. Lefebvre), ma è stato fondato ed è tuttora diretto dal Prof. Plinio Corrêa de Oliveira [ndr: l'articolo risale al 1993], accusato da molti di aver creato una… setta, tutta centrata sul culto della personalità del Professore (cf. C. A. Agnoli e P. Taufer: T.F.P. La Maschera e il volto, Edizioni Adveniat. S. Giustina di Rimini. In questo libro si denunciano anche i rapporti della T.F.P. con la massoneria americana, in chiave anticomunista).

Non sta a me avallare o smentire queste affermazioni, che riporto solo come curiosità nella biografia di un grande esperto di sette e movimenti esoterici. Del Prof. de Oliveira faccio cenno solo per spiegare l'interesse di Introvigne, altrimenti mal interpretabile, per la "rivoluzione sessuale". Essa è, secondo il pensatore brasiliano, un aspetto della "quarta rivoluzione", che va succedendo alla terza, il comunismo (le prime due essendo state l'umanesimo e la riforma protestante.)

Su Cristianità, organo ufficiale di Alleanza Cattolica, apparve quindi tutta una serie di scritti inusuali per una rivista di stampo controriformista, dovuti alla penna di Massimo Introvigne, il quale, per dovere d'ufficio, divenne lettore e studioso di George Bataille e Wilhelm Reich. Condensato in questi scritti, il volumetto "Pornografia e rivoluzione Sessuale" (Libreria San Lorenzo, Chiavenna, 1983) prima opera di un autore in seguito divenuto prolisso.

Altro aspetto della "quarta rivoluzione", però, è il diffondersi delle sètte. Un aspetto particolarmente utile per mettere a frutto la politica "dell'entrismo" iniziata da Alleanza Cattolica con l'inatteso sostegno al referendum mini-abortista del "Movimento per la vita", e proseguita con la rottura con Mons. Levebvre, politica che fino allora non aveva dato, però, grandi risultati (per "entrismo" si designava, in Alleanza Cattolica, la tattica di collaborare con le strutture ecclesiastiche ufficiali per riportarle a posizioni controrivoluzionarie).

Gli studi di Massino Introvigne sulle sètte o, come meno crudamente si dice, sulle nuove forme di religiosità, hanno dato i risultati sperati.

Mons. Giuseppe Casale, arcivescovo (materialiter) di Foggia-Bovino, ha recentemente dedicato una lettera pastorale al fenomeno delle sette e della nuova religiosità, dando meritato rilievo, in questo campo, all'azione svolta da Alleanza Cattolica. E' il primo riconoscimento "magisteriale", per quanto ne so, al movimento di Giovanni Cantoni, che negli anni '70 era avvezzo a ben altro trattamento da parte dei Pastori. Il merito è da ascrivere principalmente all'opera di Massimo Introvigne, il quale, grazie alla sua specializzazione di "settologo", è diventato stretto collaboratore di Mons. Casale nell'ambito del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, centro di cui Mons. Casale è presidente e il dott. Introvigne è direttore. Per completezza di informazione, segnalo che Introvigne è pure collaboratore ufficiale del GRIS (Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle Sette) [ora non più - ndr] per la sezione "Religioni e Sètte" [ndr: da allora, Casale ha lasciato il CESNUR e Introvigne ha lasciato il GRIS].

Ad incarichi così importanti il dott. Introvigne è assurto anche grazie alla sua fecondissima attività letteraria. Un tempo Alleanza Cattolica additava alla pubblica esecrazione la "sètta comunista", la "sètta democristiana", la "sètta modernista" o la "sètta abortista"...

Purtroppo lo studio su queste "sètte" non provocava l'interesse di case editrici come Sugarco o Mondadori. Ben altro il risultato quando si cambiò di sètta: i libri di Massimo Introvigne sono diventati dei best-sellers.

Alcuni titoli:

Il Reverendo Moon e la Chiesa dell'Unificazione. 1987
Il Destino dell'uomo nella teologia dei Mormoni. 1988
I Testimoni di Geova. 1988 e 1991.
Le Nuove Religioni. 1989
Le sette Cristiane. 1989 e 1990.
Lo Spiritismo. 1989.
I Nuovi Culti, dagli Hare Krishna alla Scientologia. 1990.
Il Cappello del Mago. 1990.
I Nuovi Movimenti Religiosi. Sette cristiane e Nuovi Culti. 1990
Le nuove rivelazioni. 1991.
La questione della nuova religiosità. 1993.
Il ritorno dello gnosticismo. 1993.

Temo che questa lista non sia esaustiva (possibile che non abbia pubblicato niente nel 1992?) ed in ogni caso non comprende gli innumerevoli articoli, presentazioni, conferenze ecc. tenute dal nostro celebre "settologo"; il quale ormai è contattato regolarmente dai quotidiani nazionali, ogniqualvolta la cronaca presenta la scoperta di una nuova setta o il ritrovamento di qualche rito satanico in uno sperduto cimitero di campagna…

Ma veniamo al dunque. Il lettore di Sodalitium si chiederà perché mi occupo di Massimo Introvigne.

La risposta è semplice: perché egli si occupa di me o, piuttosto, dei miei amici e confratelli dell'Istituto Mater Boni Consilii.

In almeno due pubblicazioni, il dott. Introvigne, tra i Testimoni di Geova ed il Rev. Moon, i Mariaviti e le "piccole chiese", ha avuto la bontà di ricordarsi dei vecchi amici e di inserire anche il nostro Istituto, presto raggiunto dalla Fraternità di San Pio X di Mons. Lefebvre, tra le sètte. Da buon studioso serio e coscienzioso, il dott. Introvigne si aggiorna e non contentandosi dell'antica conoscenza con tutti noi, tramite Jean-François Mayer, suo collega di lingua francese, Padre Selti, religioso torinese, ed il Centro Cammarata di San Cataldo, potrebbe chiedere notizie fresche di prima mano per un prossimo libro…(nel qual caso, ci venga a trovare, che faremo una rimpatriata).

Ma - direte voi - cosa c'entra la Massoneria? C'entra, c'entra...

E non perché ad Alleanza Cattolica si leggesse Eliade o perché la T.F.P. coltivi un po' il mito dei Templari o le amicizie massoniche americane (anticomuniste).

Si dà il caso che un mio conoscente mi abbia inviato un esemplare della rivista Ars Regia. (L'ars regia - arte regale - per chi non lo sapesse è l'alchimia). Essa di definisce: rivista bimestrale di studi e ricerche sulla storia del pensiero magico, empirico e simbolico e sulle tradizioni iniziatiche. L'editore è Mauro Mugnai (via Arno 46, Osomannoro, Firenze) ed annovera tra i suoi collaboratori fior di professori universitari, tra i quali il celebre Franco Cardini. Malgrado il titolo, si potrebbe pensare ad una rivista molto accademica di studi. Ma la presentazione che la rivista fa di se stessa lascia poco spazio agli equivoci […]

[…]

Detto chiaramente, Ars Regia ha tutte le apparenze, e più che le apparenze, di una rivista massonica; come dice in poche parole il quotidiano "La Stampa" (3/10/93, cronaca di Torino, pag. 37). Lo conferma il fatto che l'Editore, Mauro Mugnai, è notoriamente massone. Come pure la stretta parentela che un membro del comitato scientifico di consulenza, il fisiatra Gianfranco Salvini, intratterrebbe con l'ex Gran Maestro della Massoneria prof. Lino Salvini.

[…]

Insomma, nessun dubbio è possibile: Ars Regia è uno strumento, almeno oggettivamente, di propaganda massonica agghindata da simbolismo e tradizionalismo medioevaleggiante, e di conseguenza lotta alla Chiesa Cattolica (il Purgatorio è un mito, la Madonna anche ecc.).

Stupisce ancora leggere su "Ars Regia" un articolo di Massimo Introvigne ("La città delle Meraviglie, Spiritualità alternative, nuove religioni e magia a Torino", pagg. 24-25) nella sua veste di direttore del CESNUR, anche se non stupisce che vi inserisca, nella lista delle "meraviglie", con la Fraternità San Pio X e la "Salus Populi Romani", anche l'"Istituto Mater Boni Consilii". Tre associazioni facenti parte di "un mondo - piccolo, ma non di rado colorito e qualche volta in contatto con gli ambienti della magia e dell'occulto -" che "va ad alimentare la rete nascosta di interscambi e di connessioni fra gruppi diversi che contribuisce alla complessità della città delle meraviglie".

Ricordando che Introvigne abita nella "Città delle Meraviglie", cioè Torino, sono veramente meravigliato dalla faccia tosta di chi non esclude possibili contatti con il mondo della magia e dell'occulto (anche) all'Istituto Mater Boni Consilii e poi scrive su di una rivista come Ars Regia. Tanto più che il dott. Massimo Introvigne non è collaboratore occasionale di "Ars Regia", ma fa parte, quale membro del CESNUR, del Comitato scientifico di consulenza della Rivista in questione. Con questo non voglio affermare che i membri del Comitato scientifico di Ars Regia siano affiliati alla Massoneria. Benché… pare proprio che almeno uno di essi lo sia, a meno che si tratti di un curioso caso di omonimia. Intendo parlare del professor Emilio Servadio, psicanalista, che si ritrova sia nel Comitato scientifico di Ars Regia, sia come collaboratore di Hiram, organo ufficiale del Grande Oriente d'Italia (Cf. Hiram 07/09/92, pag. 58).

Tanto meno voglio accusare Massimo Introvigne, cattolico tutto d'un pezzo, di essere Massone (anche se non disdegna di tenere conferenze al Rotary Club, come quella che diede a Salt Lake City, capitale dei Mormoni, il 19 maggio 1992, Cf. Cristianità n. 207-208, pag. 23) almeno fino a prova contraria.

Constato tuttavia che egli fa parte del comitato scientifico di una rivista chiaramente di ispirazione massonica ed anticattolica.

Si può attribuire tale fatto all'ignoranza (che, come dice Mons. Oddi, è "l'ottavo sacramento" che porta in Paradiso più anime, quasi, degli altri sette) e pertanto considerarlo scusato?

È difficile crederlo, tanto più in una persona che percorre l'Italia tenendo conferenze… sulla Massoneria, come fa fede un qualsiasi numero di Cristianità (Cf. ad esempio, lo stesso numero di Cristianità alla pag. 22).

Personalmente giudico molto grave, dal punto di vista della purezza della Fede cattolica, la collaborazione esistente tra Massimo Introvigne ed Ars Regia, collaborazione che coinvolge indirettamente anche il CESNUR ed Alleanza Cattolica. Faccio notare che nel suo articolo, il dott. Introvigne non avanza neppure una riserva sulla posizione della rivista alla quale collabora. Chi tace, acconsente? Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei.

Quanto a me, se mai ce ne fosse bisogno, sono uscito confortato dal prendere conoscenza dell'ennesimo attacco del "settologo" contro i miei amici dell'"Istituto Mater Boni Consilii": infatti se la setta per eccellenza, la Massoneria, afferma che l'Istituto è da catalogare più o meno tra le sette, c'è da stare tranquilli… da che pulpito viene la predica!

[...]




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