Controrivoluzionari all'assalto:
il tentato golpe per impossessarsi del GRIS



Miguel Martinez

24 maggio 2001
 
Un paio di mesi fa avevo scritto un articolo sul conflitto che all'interno del GRIS (l'organismo ufficiale della Chiesa cattolica che si occupa di "sette") oppone il Segretario Nazionale, Giuseppe Ferrari, alla responsabile della sezione romana, Raffaella Di Marzio.

Qualche giorno fa mi è stato recapitato per posta un pacco, spedito da una città dell'Italia centrale e contenente le fotocopie di una nuova, lunga lettera di denuncia della Di Marzio contro Ferrari, datata 12 aprile 2001 e indirizzata ai consiglieri nazionali del GRIS, con numerosi allegati.

Nel conflitto che divide il GRIS, qualcuno ha evidentemente interesse a far uscire questo materiale. Comunque, siccome non intendo rendermi utile a nessuna delle parti in conflitto, sorvolerò su quasi tutte le accuse che la Di Marzio muove a Ferrari. Mi limiterò ad analizzare la parte che riguarda l'argomento di questo sito: il CESNUR, con le sue radici, i movimenti "controrivoluzionari" Alleanza Cattolica e Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP); cioè l'apocalittico culto dei latifondisti brasiliani raccolto attorno a Plinio Corrêa de Oliveira.



contadini brasiliani

Un'occupazione dei "Sem Terra", i contadini brasiliani senza terra, contro i quali Tradizione, Famiglia e Proprietà sta conducendo una violenta campagna. Dal sito di Piet de Blanken





Tra le varie accuse che la Di Marzio muove a Giuseppe Ferrari, c'è quella di aver permesso la pubblicazione di alcuni articoli "poco scientifici" su due riviste del GRIS, il Dossier MRA e Religioni e sette nel mondo. A dimostrazione di ciò, la Di Marzio allega otto lettere di protesta:

  • Un testo di Matteo Sciutteri, che protesta contro un articolo critico verso i giochi di ruolo. Lo scritto di Sciutteri è certamente condivisibile, tanto che avevo già fatto un link proprio al sito che lo ospita. Il CESNUR non c'entra, ma ne parlo qui solo per citare un particolare curioso: la lettera di Sciutteri è presente in Internet con il titolo "Un commento all'articolo del G.R.I.S. Roma"… sì, proprio Roma dove opera la Di Marzio. Questo titolo scompare nella versione che la Di Marzio presenta al GRIS Nazionale. Per il semplice motivo che lo Sciutteri protesta contro un articolo pubblicato dal Dossier MRA (di cui è responsabile il GRIS Nazionale), ma che è stato ospitato felicemente… sul sito del GRIS di Roma.
  • Ci sono poi due lettere inviate da religiosi, apparentemente senza rapporto con il CESNUR e su cui quindi sorvolo.
  • A questo punto, seguono ben cinque lettere di protesta riguardanti il numero 16 della rivista Religioni e sette nel Mondo, dedicato al "Tradizionalismo" (il numero porta la data del mese di dicembre 1998, ma è uscito in realtà alla fine del 2000).

    Vale la pena di segnalare che la rivista non è mai stata distribuita nelle librerie o nelle edicole, ma solo da alcuni esponenti del GRIS, tra cui la stessa Di Marzio (che peraltro vi ha scritto un ottimo articolo sulla Fraternità San Pio X). Per qualche motivo, le persone che protestano hanno pensato bene di rivolgersi, non alla redazione della rivista - che si trova a Bologna - ma alla filiale romana del GRIS.

E adesso entriamo in merito alle singole accuse.



"Favorevoli e devoti" a Plinio Corrêa de Oliveira 

  • Kenneth Drake, Segretario dell'Ufficio Tradizione, Famiglia e Proprietà (T.F.P.) di Roma protesta per un articolo sul tema Tradizione Famiglia Proprietà. Religione e politica nei tropici. Questo articolo, scritto da Jesús Hortal Sánchez, S.J., Magnifico Rettore della Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro, offre un quadro chiarissimo della storia e della natura della TFP.

    La replica di Drake è prolissa e inconsistente. In sette pagine, accusa Padre Hortal di non aver preso in considerazione i lati positivi della TFP, ma l'unico errore concreto che segnala è che il libro Riforma Agraria, Questione di Coscienza del 1962 avrebbe avuto quattro e non due autori.

    Strano - sono quasi tre anni che sul mio sito diffondo in diverse lingue materiale critico sulla TFP, accessibile dall'Alaska all'Antartide tramite qualunque motore di ricerca, e finora non ho mai ricevuto una protesta. Che invece arriva puntuale per un articolo in una rivista che non era stata nemmeno distribuita.

  • Antonio Marzorati, della casa editrice Marzorati, accusa il prof. Franco Cardini, autore di uno degli articoli sulla rivista, di scarsa ortodossia per aver dato valore di rivelazione divina al Corano. Questione teologicamente spinosa, ma che non ha nulla a che fare con la scienza. Comunque un indizio della spontaneità della campagna si può avere dal fatto che Antonio Marzorati inizia la sua lettera dicendo "Gentile Dottoressa Raffaella Di Marzio, come da lei richiesto le invio i miei rilievi…"

    Sarà un caso, ma Antonio Marzorati è anche l'editore di una delle più invendibili delle opere di Plinio Corrêa de Oliveira, Nobiltà ed élites tradizionali analoghe nelle allocuzioni di Pio XII al Patriziato ed alla Nobiltà, con tanto di prefazione di Sua Alteza Imperial e Real (nel senso di aspirante imperatore del Brasile), il principe Luiz de Orleans e Braganza, famoso militante della TFP (Marzorati, Settimo Milanese, 1993).

    A mo' di amara ironia, ricordiamo la frase pronunciata recentemente da Sua Altezza Imperiale e Reale, Gran Maestro dell'Ordine delle Rosa e dell'Ordine di Pedro I, Gran Croce dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio della Casa Reale dei Borboni di Sicilia, durante una conferenza a Ceará: "il Brasile non ha il problema dei giovani senza terra, ha il problema della terra senza giovani".




"Una terra senza giovani" - irrigazione di terre occupato a Quixabinha

  • Con la terza lettera della serie torniamo, per così dire, a casa. Infatti è firmata da Giovanni Cantoni - il "reggente" di Alleanza Cattolica e compagno di militanza da oltre tre decenni di Massimo Introvigne - su carta intestata di Cristianità, organo di Alleanza Cattolica. Egli discute alcune affermazioni di Padre Hortal (peraltro specificando di appartenere lui stesso alla schiera delle persone "favorevoli e devote" a Plinio Corrêa de Oliveira) e corregge alcune imprecisioni in una scheda di Micaela Mariani, sempre sul numero 16 di Religioni e sette nel mondo. Le sue correzioni sono a volte giustificate (ad esempio ha ragione nel dire che Plinio Corrêa de Oliveira è morto nel 1995 e non nel 1997), altre volte piuttosto pretestuose (ad esempio quando sottolinea che Alfredo Mantovano è magistrato e non avvocato). Curiosamente, poi, ripete la tesi di Marzorati contro l'islam (da un po' di tempo, la principale ossessione dei crociati di Alleanza Cattolica).
  • Decisamente bizzarra è la quarta lettera. Franco Maestrelli, direttore del Circolo Carlo Magno di Alleanza Nazionale, con sede a Milano, scrive una lettera con tanto di minacce legali alla piccola rivista di Bologna (mandando copia, poi, chissà perché, alla Di Marzio). L'accusa? A pagina 102 della rivista, Padre Hortal, scrivendo a Rio de Janeiro, definisce Alleanza Nazionale un "partito politico di tendenze neofasciste".

    Il signor Maestrelli deve avere le mani piene, se scrive lettere di minacce ogni volta che una rivista sconosciuta - che so, Sicilia Libertaria oppure Socialismo o Barbarie, per non citare Umanità Nova o Bandiera Rossa - insinua che Alleanza Nazionale possa avere un che di neofascista. Ma forse sarà un caso: il Circolo Carlo Magno lo avevo già inserito tempo fa su Kelebek tra gli "amici del CESNUR", fosse solo perché il suo sito presenta esattamente tre link: ad Alleanza Nazionale (e ci mancherebbe), ad Alleanza Cattolica e… al CESNUR.



Uno strano giro...


  • L'ultima lettera è di una certa Rita Calderini del C.N.A.D.S.I. (Comitato Nazionale Associazione Difesa Scuola Italiana), inserita in una lista di "aggregazioni del tradizionalismo di ispirazione cattolica" a cura di Micaela Mariani, sulla rivista Religioni e sette. La Calderini protesta perché non sarebbe la "presidente" del CNADSI, ma semplicemente la "segretaria". E poi, senza alcuna spiegazione, aggiunge:

    "Spero che l'autrice dell'articolo sia più precisa la prossima volta e non ci faccia figurare là dove non abbiamo niente a che fare."

    Sembra quindi di capire che la Calderini si sia offesa - oltreché per l'inattesa promozione a presidente - perché la sua associazione era stata inclusa in una lista di cattolici tradizionalisti e di destra.

    Ma proprio qui emerge un dato curioso. La lettera di Rita Calderini non è stata mandata direttamente dall'autrice alla Di Marzio, ma è un allegato alla lettera del Circolo Carlo Magno:

    "A conferma del fatto che alcuni collaboratori del GRIS siano stati quantomeno disinvolti nel trattare i temi loro affidati, Vi unisco anche copia della lettera (inviatami per conoscenza) della Professoressa Rita Calderini, Segretaria del CNADSI."

    Riassumo: nel suo articolo, Micaela Mariani ha elencato oltre cento associazioni e riviste dell'arcipelago cattotradizionalista. Un lavoro notevole, visto che si tratta di organizzazioni spesso effimere e che non amano l'eccessiva curiosità. Bene, la Mariani ha scambiato una segretaria per una presidente. Rimane il dubbio di come abbia fatto la segretaria-non-presidente a venire a conoscenza dell'errore, ma meglio sorvolare. Allo stesso tempo, la segretaria fa capire, in modo oscuro, di essersi offesa perché considerata una cattolica di destra. La correzione da parte della diretta interessata è passata, chissà perché, attraverso un gruppo di militanti di Alleanza Nazionale di Milano, vicini al CESNUR. I quali non saranno neofascisti, ma certamente sono cattolici di destra (o forse meglio ancora, franchisti?). I quali cattolici di destra si rivolgono poi, chissà perché, alla filiale romana del GRIS. Sfruttato fino all'osso, questo documento viene usato per chiedere la punizione del segretario del GRIS per aver violato l'articolo 3 dello Statuto del GRIS che richiede rispetto dei "canoni scientifici" nella ricerca e "obiettività" e "onestà intellettuale."


"militanti di Alleanza Cattolica si impegnano ovunque possibile"

Adesso cerchiamo di mettere un po' di ordine in questo racconto.

Uno dei due contendenti nella "guerra dei grissini" - la Di Marzio - utilizza come arma otto lettere che criticano le pubblicazioni ufficiali del GRIS. Si contesta un errore grave (a proposito dei giochi di ruolo); per il resto, si mette qualche puntino sulle "i" oppure si esprimono semplici opinioni (quanto fu pio Plinio Corrêa de Oliveira?).

Cinque lettere su otto protestano per un numero della rivista che non è stato distribuito pubblicamente (una arriva persino alle minacce legali, e per motivi davvero futili). Tutte e cinque le lettere sono riconducibili direttamente all'area CESNUR - Alleanza Cattolica - TFP.

L'ambiente di Alleanza Cattolica aveva già cercato di assumere il controllo del GRIS, oltre dieci anni fa, per poter egemonizzare la "questione delle sette" in Italia. Otto anni fa, Introvigne poteva scrivere:

"Così, militanti di Alleanza Cattolica, con altri, hanno fondato e tuttora animano il CESNUR […]. Così, ancora, militanti di Alleanza Cattolica si impegnano, ovunque possibile, nei gruppi di ricerca, d'informazione e d'intervento pastorale, che operano in ambito cattolico su scala diocesana o nazionale, di cui, in alcune diocesi italiane non di secondaria importanza, sono i principali animatori".

(Massimo Introvigne, La questione della nuova religiosità, Ed. Cristianità, Piacenza, 1993, p. 49).

I "gruppi di ricerca" altro non sono, ovviamente, che le singole sedi del GRIS.

Il progetto però è fallito soprattutto a causa dell'aggressività degli "alleantini" e alla loro tendenza a impossessarsi di tutte le leve di comando. Infatti, Introvigne è uscito dal direttivo del GRIS, proprio nel 1993.

Un secondo tentativo di infiltrazione nel GRIS di Milano è abortito recentemente, a quanto pare a causa di un intervento diretto del Cardinale Martini.

Giuseppe Ferrari, pur essendo un cattolico conservatore quasi quanto Introvigne, è riuscito così a preservare l'autonomia del GRIS.

Lo scontro tra Ferrari e la Di Marzio ha però aperto un nuovo varco. La Di Marzio, una volta la più fiera nemica di Introvigne, è stata invitata a contribuire all'Enciclopedia delle religioni italiane del CESNUR; ha potuto fare delle conferenze assieme a Introvigne e persino parlare al convegno del CESNUR a Londra, senza subire apparenti censure; anzi, lo stesso Introvigne - giocando sulle mille ambiguità offerte dall'armamentario ideologico di Alleanza Cattolica - ha cominciato in tempi recenti a trattare in maniera meno sprezzante quello che lui prima chiamava "il movimento laicista antisette."

Allo stesso tempo, come abbiamo visto, tutto l'apparato "controrivoluzionario", dalla TFP a Giovanni Cantoni e al Circolo Carlo Magno ha offerto la sua assistenza logistica per permettere alla Di Marzio di rovesciare il Segretario Nazionale del GRIS.

Per ora, il tentativo non sembra aver incontrato grande successo. Onestamente, questa volta, gli eroi della Controrivoluzione avrebbero potuto comportarsi con un po' più di astuzia.


Miguel Martínez




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