L'imbroglio dei barbari
 



Corriere della Sera 15 febbraio 2003

"L'imbroglio dei barbari"

Charles Krauthammer (premio Pulitzer) editorialista del Washington Post




L'allarme raggiunge improvvisamente i livelli dell'11 settembre. L'aeroporto di Heathrow è circondato dai carri armati. Lo scotch e i rivestimenti in plastica sono scomparsi dagli scaffali dei negozi di Washington. Bin Laden ricompare.

La Corea del Nord riapre il suo stabilimento per il trattamento del plutonio e minaccia un attacco preventivo. La seconda guerra del Golfo sta per cominciare. Non è l'Apocalisse. Ma è un ottimo preparativo. Non vi si arriva da un momento all'altro. Ci sono almeno, diciamo un decennio. Stiamo ora pagando lo scotto per il decennio che ebbe inizio nel 1990, la nostra vacanza nel corso della storia. Allora, ogni grande sfida all'America fu rinviata. Lo scopo principale dell'amministrazione Clinton fu di assicurarsi che nulla di terribile avvenisse durante la veglia. Di conseguenza, mise da parte ogni ostacolo. Saddam Hussein seguitò a sfidare il mondo intero e a costruire il suo arsenale, persino mentre gli Stati Uniti acconsentivano all'allentamento delle sanzioni delle Nazioni Unite e poi all'espulsione di tutti gli ispettori di armi.

Quando la Corea del Nord minacciò di diventare una potenza nucleare nel 1993, Clinton riuscì a rinviare il conto tramite un accordo per bloccare il programma di Pyongyang. L'accordo era un imbroglio. Per tutto il tempo, i Coreani del Nord in clandestinità arricchirono l'uranio. Ora sono in piena offensiva nucleare. Il primo attacco al World Trade Center avvenne nel 1993, seguito da due ambasciate in Africa saltate in aria e dall'attacco alla "USS Cole". Considerando il terrorismo un problema di applicazione della legge, Clinton inviò l'Fbi ñ e un occasionale missile Cruise ñ ad alzare qualche nuvola di polvere. Bin Laden fu offerto dal Sudan nel 1996. Ma fu rifiutato per mancanza di giustificazioni legali.

Ecco come ci si comporta in vacanza: i nemici mortali non sono trattati come combattenti ma come imputati. Clinton si vantò di dare una visione transnazionale più imponente (l'agitazione globale, l'emigrazione, e cose simili) a tali problemi comuni, mentre inviava le forze militari americane a reprimere le guerre locali in luoghi come la Bosnia. Il 19 giugno 2000, l'amministrazione Clinton risolse il problema degli "Stati canaglia", abolendo il termine e rinominandoli "Stati d'ansia". Indifferenti, le canaglie fiorirono, armandosi e accingendosi a fare guerre imponenti.

Guerre che sono alle porte. L'11 settembre 2001, sia le illusioni che tanto facevano comodo sia le stupide pretese svanirono. Ora riconosciamo il problema focale del Ventunesimo secolo: la concomitanza di terrorismo, Stati-canaglia e armi per la distruzione di massa.

E' vero, le armi per la distruzione di massa non sono nuove. Ciò che è nuovo è che il know-how necessario per la loro fabbricazione non sia più un segreto. Qualsiasi persona avente una discreta istruzione in fisica moderna, chimica o biologia può fabbricarle. L'Apocalisse è stata democratizzata.

Non si può evitare il pericolo. L'anno scorso il discorso di Bush sull'asse del male fu accolto con grande disprezzo dai sofisti. Un anno dopo l'ammonimento si giustifica del tutto. Persino le Nazioni Unite dicono che l'Iraq deve essere disarmato. L'Agenzia internazionale per l'Energia nucleare ha appena proclamato (con garbo) la Corea del Nord un fuorilegge nucleare. L'Iran ha annunciato progetti per l'estrazione dell'uranio e per rilavorare il combustibile nucleare usato; abbiamo recentemente scoperto due complessi nucleari iraniani segreti. Stiamo partecipando a una corsa contro il tempo. Ogni volta che tali Stati ostili mettono insieme degli arsenali, noi ci scoraggiamo e loro diventano invulnerabili.

Che possiamo o non vincere la corsa è un vero e proprio interrogativo. L'Anno Primo della nuova era, il 2002, è stato abbastanza tranquillo. L'Anno Secondo non sarà così: il 2003 potrebbe essere tanto catastrofico quanto il 1914 o il 1939. La politica è diventata cosmica, in un battibaleno, proprio davanti ai nostri occhi. L'interrogativo è immenso e semplice può ñ e potrà ñ la parte civile dell'umanità disarmare i barbari che utilizzerebbero l'ultima conoscenza per l'ultima distruzione? Fra mesi, avremo ben chiaro se la risposta sarà affermativa o negativa.





questo articolo è tratto da un elenco di documenti riguardanti i "neoconservatori" o "neocon" americani presenti sul sito di Fisica/Mente. Non rispecchia quindi necessariamente l'opinione del curatore del sito Kelebek. Fare clic qui per la pagina principale di questa parte del sito, dedicata ai neoconservatori.




e-mail

Home | Il curatore del sito | Oriente, occidente, scontro di civiltà | Le "sette" e i think tank della destra in Italia | La cacciata dei Rom o "zingari" dal Kosovo | Antologia sui neoconservatori | Testi di Costanzo Preve | Motore di ricerca | Kelebek il blog